lunedì 22 dicembre 2008

Cosa?!


Ci hanno fottuto l'asciugatrice.

Giuro. Non proprio fottuto, diciamo... ritirato.
Ci hanno ritirato la drying machine. Stamattina, mentre eravamo allo stage. Madonna che incazzamento. E come famo in 7 e con l'umidità maltese ad asciugare i clothes?!
Sta già per pertire la mail formale di protesta agli enti di qui, in Italia, e via via in su!
Cazzo chiamo Barroso!

giovedì 18 dicembre 2008

Hilton da sberle


All'Hilton di Malta non c'era Paris 'sta volta, ma la conferenza nazionole sulle piccole e medie imprese. E per questo c'ero anch'io. Invitato, ma mal invitato. Nel senso che nn m'avevano avvisato che quella era la venue, e non gli Head Quarters della GRTU di Malta come mi avevano detto prima. E quindi dopo aver cercato di lamentarmi in inglese con la tipa (innocente) che mi aveva comunicato in misundersting alle 8.30 di mattina, mi presento con 1 ora di ritardo nella Suite Portomaso. Bel posticino. Un centinaio di presenti, tutti incravattati o intailleurate, con il Prime Minister, il sostituto del leader dell'opposizione, gente della commissione europea, e una spruzzatina di professori ed economisti locali. Ma qual'è la chicca delle chicche? Che, al contrario di quello che mi avevano assicurato, qui tutti parlano e dibattono in maltese. Maltese! Dopo i primi 5 minuti passati ad inveire in friulano (per orgoglio regionale) e a guardare le decorazioni tamarro-lussuose-natalizie dello stanzone, decido di fare il bravo, aspettare il primo break, sfruttarlo per un caffettino a spese altrui e andare a salutare quelli che mi avevano invitato, ed andarmene a fanculo.

E qui faccio l'errore. Ossia, decisione sbagliata. Il break arriva con mezz'ora di ritardo (che tral'altro potevo anche prevedere), il caffè -seppur essendo servito all'Hilton- fa cagare come qualsiasi altro caffè maltese, e soprattutto, la tipa della GRTU, imbarazzata, mi procura una traduttrice. Beh, bene direte, invece no. No perché la traduttrice, a cui devo star seduto accanto, ha un culo tanto grande che straborda sulla mia sedia e ha un alito che sa di ftira marcia. Ma soprattutto, non è una vera traduttrice. Semplicemente è Matese e parla inglese. Per cui tenta di tradurmi gli speeches in inglese, con una bilità ragguardevole. Mi riassume in una frase di 15 parole 5 minuti interi di discorso. In realtà, sta brancolando nel buio, e io con lei... Bon, verso le due pm lo strazio finisce, ma io non posso neppure sbafarmi il buffet dell'Hilton, che stavolta prometteva bene, perchè devo scappare a Valleta per un appuntamento alle duemmezza. Quindi faccio in tempo ad uscite dalla Portomaso, perdermi perché non c'è scritto da nessuna parte dov'è l'uscita, andare su e giù in ascensore un 2-3 volte, ripassare le bestemmie in friulano, prendere una pizzaltrancio al volo che sennò svengo, vedermi passare 3 bus davanti mentre trangugio la pizza, finire la pizza col fiatone, aspettare ovviamente 10 minuti per un autobus che non passano più, trovare in ingorgo a Msida, far sedere vicino a me un tipi che sembra un campionario dei peggiori odori umani, ed arrivare con ritaro di mezz'ora all'appuntamento. W l'Hilton, quandrò avrò i soldi ci andrò. Tanto, quanto costerà una ciullata con Paris?

domenica 7 dicembre 2008

Departures

Feste-meste di ritorni in Patria

Il Flat 3 ora è vuoto, i ragazzi Calabresi che lo abitavano hanno finito il loro Leonardo, e pure il Flat 1, se ne sono andate le ragazze francesi.
Sarebbe un periodo triste questo, se non fosse che martedì arrivano 7 Spagnole!
Cmq stanno arrivando i primi saluti via mail di quelli che son tornati a casa. Il migliore è decisamente quello di Ash, da Parigi:

"Ciao Raga,
Mi auguro che si sono ben. Solo una breve messaggio per dirvi che siamo arrivati a Parigi e vi ringrazio per questi 3 mesi fantastico vostra azienda.

Mi manchi già, e questo "this fucking country of stones"
Indossare te. Tenendosi in contatto!

"Il ragazzo Cristina Chiabotto"

PS: dispiace, se ci sono errori. Traduzione di Google non è perfetto"

Grande Ash! See you in Paris!

giovedì 4 dicembre 2008

Home


Oggi, finalmente, qui a Malta mi sento a casa.
Fa freddo e tira vento.