Bello il WaterFront di Valletta: una sfilza di localini cool sul mare, appena sotto il centro di Valletta, con musica e gggiovani, che fanno molto estate. Peccato che noi ci siamo andati durante la Notte Bianca di Valletta, in cui tutti erano su, e giù nessuno, e i locali erano 3/4 chiusi. La cosa più bella è che ci siamo andati su caldo suggerimento di una paninara 60enne cicciona-tettona-puzzona di Messina che vendeva ftira, fish&chips e chupachups onti: What the hell are you doing here!? In NotteBianca there are only old people, you MUST go to the waterfront, there is always a mess, boyz 'n girls, music etc etc... (grazie Daniele, grazie...)
Noi viviamo a Msida che, di per sè, fa tendenzialmente cagare. é una conglomerato residenziale senza forma, e con poca sostanza, periferia di sè stesso. Ma alloggiamo in una zona protetta. Nel senso che ci sono i protettori, e le mignotte, obviously. La sera le auto fanno i putantour, rallentano abbassano i finestrini, nella (comprata) speranza di abbassarsi la zip poi. Per il resto non c'è nulla di notevole. Le case sono appiccicate vecchie di stile incerto, ma di tamarragine assicurata quando si firmano Casa Augusta, Rosa Apartament o Angelo House, l'immondizia si mette fuori della porta nell'attesa (della sua venuta), c'è solo un supermercato (che vende tutto tranne la tovaglia which we are cravig for), ma almeno c'è un campo di calcetto, che abbiamo deciso di noleggiare ogni thursday evening che sennò mettiamo su panza.
Per andare a scuola o 30 minuti a piedi o 4 in autubus e 10 a piedi. In autobus... Gli autobus ragazzi! Che spettacolo! Sono una categoria a sè a Malta, autosufficiente e ammirabile. Sono diventati l'icona di qui, trovi le miniature nei negozietti, come l'Eiffel a Parigi. Sono quelli inglesi vecchi, importati quando erano giuà vecchi in GB. Sono giallo forte, e cragna ancor più forte. Ti accorgi se l'hai perso dalla scia olezzosa che dura qulache minuto. Il campanello si suona tirando una cordicina onta che passa sul soffitto, e che aziona il grilletto di un campanello vicino all'autista. Ed è proprio l'autista il piatto forte del bus maltese. Deve aver avuto una selezione tanto rigida quanto disturbata. Credo che da curriculum debbano essere vecchi, sudati, pezzati, spelati, incazzosi e propensi a ciullarti il resto. Il biglietto costa poco, 47 cent, e cercano di fotterti fisso. Però se sei sportivo ti diverti, qui si sale e si scende in corsa, e le fermate si improvvisano quando il bus rallenta! Go ahead, jump!
3 commenti:
si ok, a parte le stronzate, la storiella maltese, l'australiana che ti sei fatto, il matrimonio del tuo amico (gli hai fatto sapere o no dell'aereo?), la Jihad che stai per scatenare con il tuo amico musulmano, Emanuele di Caserta a cui scasserai la minchia quando russa, il premio simpatia (ragazzi, io ordino quattro viennese e tre birre grandi e una fanta) etc etc,
ci dici che cazzo ti stanno facendo fare?
fotocopie per calibrare il contrasto della fotocopiatrice?
ho dimenticato la storia degli autobus inglesi a Malta, molto divertente!!
caro il mio peggior parlatore di inglese al mondo, sta tranqui. domani inizio lo stage...
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