La vita dopo un mesetto a Malta si sta decisamente stabilizzando.
Il weekend si spende così: venerdì sera cazzeggio salubre, birretta al baretto col biliardetto, si tira tardi ma non troppo che son stanco e ho voglia di dormire pesante, almeno io. Ci si alza il sabato a pranzo, con il lunch preparato dalle ragazze che son già state al mare che culo che c'è ancora bel tempo qui che in italia invece chissà che freddo ma tu avresti mai detto a novembre a prendere il sole ecc. Pomeriggio ci si traveste non troppo convintamente da turisti, e si visita con sufficienza qualche paesino o posticino, ed inevitabilmente il commento finale è Bello... Oddio bello... Bellino... Poi si prosegue col dolcefarnulla fino a sera inoltrata, al massimo leggendo un libro per darsi un po' di tono, se proprio proprio si è in forma si va a correre, ossia raggiungiamo l'athletic ring a 200metri da casa nostra, e si fanno una decina di giri di corsa, e si aumenta un po' gli ultimi due, tanto per ricordarsi di essere stati sportivi un tempo. Lontano. Cmq correre nn è male, pensavo di annoiarmi di più, ma ho riscoperto i gusto delle playlist metal nel lettore mp3 portatile.
La palestra no, non ce l'ho fatta. è vicino casa, ma i 48 euro, neanche tanti, le docce cragnose e l'aria condizionata appalla mi hanno fatto desistere. Ovviamente la mia pigrizia ha facilitato il tutto... Si diceva la corsa. Sì, e poi un po di stretching, la parte più umiliante, perchè ti accorgi che nn lo sai fare. Provi a ricordarti di quando facevi le preparazioni atletiche serie, ma niente da fare, la schiena nn si piega, i muscoli nn li senti, e quelli che corrono in pista ti guardano con aria sempre più divertita, segno che qualcosa nn va.
E allora ritorni a casa -contento però, perchè sei sudato e ciò dicono sia bene- e dopo la doccia riprendi a sudare in salotto, dove l'umidità ti si appiccica più delle generiche bruttine e arrapate a fine turno in colonia. Ma ve l'ho detto che qui l'umidità è quasi sempre sopra il 90%, ossia overquota dell'igrometro? vaben. cena del sabato sera, che di solito viene presa in mano da Ema, e ripropone sempre con successo la tortilla, che a me sembra una frittata un po' più alta del solito, però se è tortilla è più buona. E allora vai di tortilla e salad. Perfino la salad, micacazzi.
Si esce la sera verso le undici e qualcosa. Ci si muove in gregge. Una transumanza di 4 apartments, una ventina di persone che dopo aver chiamato un servizio pulmino probabilmente abusivo si muove, per la modica cifra di un euro per person, verso 2 mete: o Paceville, la zone delle disco per teenagers o middleagers in crisi, o per il Muddy Waters, locale sul rock via. Non è male, solo che la prima volte che ci entri rimani un po' deluso, nel senso che ti impegni nel percorre un corridoio crowded per arrivare dall'altra parte, invece non arrivi di nisune bande. Il locale è il corridoio... Però la gggente è quella gggiusta. Nel senso che quelli non ggiusti sono scesi a Paceville, e allora vai di shorts. E tra una roba e un ballo saltato sui Nirvana mentre pensi che ne hai 26 e balli ancora sul grunge e il rock tamarro da pub arrivano le 3. e inizia quel fenomeno per cui da varie parti si inizia a sondare il terreno per tornare a casa, ma senza dare nell'occhio e passare per quello che vuole interrompere la serata. Alla fine qualcuno si prendere la responsabilità e riporta il gregge (di solito ridotto per numero e neuroni), sempre tramire van rosso abusivo, al mitico Orchidea apartment. Un po' di battutine spente sulla road back home, e poi a letto.
Poi di solito rientra verso le 5 Domenico, e va a vomitare miseramente in cesso. Ed è già domenica. Pomeriggio. Si mangia alle 15, e ci si ammazza di caffè poco dopo. Magari si abbozza qualche pulizia, qualche lavatrice, filmino serale, e la vita riprende pian piano l'opacità della settimana. Monday bloody monday.